Tavolino
Disegnato negli anni ·so per l'azienda M. Singer&Sons, una delle più importanti di New York, questo tavolino era parte di una collezione destinata al mercato americano.
Disegnato negli anni ·so per l'azienda M. Singer&Sons, una delle più importanti di New York, questo tavolino era parte di una collezione destinata al mercato americano.
L'accostamento di forme e materiali diversi testimonia la poliedricità e la tensione innovativa di Gio Ponti. Un'architettura, un virtuosismo di campate, un'acrobazia di proporzioni, un incrocio di incastri. Un dialogo geometrico tra il vetro e il palissandro, un distillato di leggerezza e di astrazione.
Giovanni Ponti, detto Gio (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è considerato uno dei maestri dell'architettura italiana, ed è stato anche designer e saggista, tra i più importanti del XX secolo.
Alle grandi opere architettoriniche che portano la sua inconfondibile firma, si affianca una vasta produzione nel settore dell’arredo, come testimoniano anche le sue tre abitazioni milanesi, completamente arredate “alla Ponti”: quella in via Randaccio nel 1925, Casa Laporte nel 1926 in via Brin e l’ultima, nel 1957, in via Dezza, “manifesto” del suo design domestico.
“[...] La maggioranza degli oggetti per la nostra vita, sono oggi creati dall’industria, sono da essa caratterizzati [...]”
Gio Ponti