Poltrona
Disegnata nel 1953. la poltrona D.153.1 fa parte degli arredi dell'abitazione privata di Gio Ponti in via Dezza a Milano. La struttura è in ottone satinato. il rivestimento in pelle bicolore o in tessuto "Punteggiato" Rubelli.
Disegnata nel 1953. la poltrona D.153.1 fa parte degli arredi dell'abitazione privata di Gio Ponti in via Dezza a Milano. La struttura è in ottone satinato. il rivestimento in pelle bicolore o in tessuto "Punteggiato" Rubelli.
Questa poltrona “unisce al rigore dei profili la riuscita di un comfort eccezionale per il riposo. Si fa subito notare per la forma sfaccettata e soprattutto la linea allungata che racconta della volontà di rompere una postura borghese."
(Gio Ponti)
Giovanni Ponti, detto Gio (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è considerato uno dei maestri dell'architettura italiana, ed è stato anche designer e saggista, tra i più importanti del XX secolo.
Alle grandi opere architettoriniche che portano la sua inconfondibile firma, si affianca una vasta produzione nel settore dell’arredo, come testimoniano anche le sue tre abitazioni milanesi, completamente arredate “alla Ponti”: quella in via Randaccio nel 1925, Casa Laporte nel 1926 in via Brin e l’ultima, nel 1957, in via Dezza, “manifesto” del suo design domestico.
“[...] La maggioranza degli oggetti per la nostra vita, sono oggi creati dall’industria, sono da essa caratterizzati [...]”
Gio Ponti