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Divano

Luca Meda, 1994

Divano biposto a pianta ellittica. Struttura in ciliegio caratterizzato da uno schienale alto e avvolgente che cinge il corpo, composto da sottili fasce di ciliegio intrecciato somiglia ad un cesto. Questa idea del cesto intrecciato aveva illustri tradizioni.

Design Luca Meda, 1994

Tanti mobili vi si erano riferiti nel tempo: perché il cesto è sinonimo di raccoglimento, protezione intimità. La sua particolare conformazione favorisce la conversazione, il salotto, il corteggiamento, il reciproco confronto. Ha due cuscini grandi che rendono morbida ed accogliente la seduta completati da piccoli cuscini che si appoggiano sullo schienale. Presentato al salone del Mobile del 1994 Palinfrasca rimase un prototipo e non entrò mai in produzione.

Design

Luca Meda

Luca Meda ha scritto un capitolo importante nella storia dell'impresa italiana, contribuendo alla cultura del progetto del Gruppo Molteni con una passione e una partecipazione totale. Fu un esempio di simbiosi perfetta tra creatività e impresa, tra arte e industria: quasi un paradosso per un progettista che ha sempre amato disegnare e che usava la matita più di ogni altro strumento per descrivere e reinventare la realtà. Dalla fine degli anni '70 Luca Meda si dedica al design e alla progettazione in serie e progetta una serie di mobili divenuti icone del design, come la libreria Piroscafo con Aldo Rossi, le sedie Zim e Ho, la poltrona Vivette, il divano Primafila, il programma 505 e il sistema Pass.

Biografia completa
Luca Meda

“La semplicità non è buona di per sé, ma certo esiste una semplicità che deriva dal lavoro delle generazioni”.

Luca Meda