Curatore
Ron Gilad
Il lavoro di Ron Gilad è una riflessione sulla domanda che lui si pone di continuo: come lavorare in uno stato di libertà creativa? Negli ultimi due decenni Gilad è riuscito a mantenere la “libertà creativa”, sostenendo la sua visione del design e dell’arte come forma di divertimento, umoristica ed enigmatica, al tempo stesso provocatoria.
Il lavoro di Gilad evolve e si sviluppa lungo due assi creativi: Il lavoro puramente artistico e i prodotti creati per le aziende di design. Questi due filoni, che in teoria corrono paralleli, nella realtà spesso si intersecano in maniera elusiva, ponendo la questione a chi osserva se l’idea primigenia nasca da un’invenzione artistica oppure da un prodotto funzionale.
Il progetto del Molteni Museum
Anche nel caso del progetto architettonico e di allestimento del Molteni Museum, la condizione di libertà creativa è stata pienamente soddisfatta, nonostante i limiti posti da una struttura preesistente che andava in parte mantenuta. Il risultato è sorprendente per rigorosità formale, dove però le invenzioni creative emergono ovunque. Un esempio per tutti. La trasparenza del padiglione è uno dei caratteri architettonici che il progetto valorizza: la nuova distribuzione interna, impostata su assi ortogonali, suggerisce punti di vista e prospettive sull’esterno e crea movimento e sorprese lungo il percorso interno. La luce, metafora dell’idea stessa del museo, è il materiale di cui è fatta questa architettura, entra dalle vetrate perimetrali e dal lucernario centrale e ne modella gli spazi concepiti per immettere luce naturale da più punti con generosità ed uniformità.
La Collezione Permanente
Il progetto di allestimento, minimalista nell’approccio, permette di fruire della collezione di arredi che hanno tracciato la storia del Gruppo Molteni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1934, in modo innovativo, lasciando però ampio spazio al visitatore di apprezzare non solo il design dell’oggetto esposto ma anche di scoprire il contributo che questo ha fornito alla storia dell’impresa attraverso immagini, video e documenti presenti nel museo.
Un allestimento dedicato sì alla storia dell’impresa ma anche con uno sguardo volto in avanti, perché il racconto sia senza soluzione di continuità, un continuum tra passato, presente e futuro.